Il principio dell’azione muove energia
Questa è la massima universale che di fatto da luogo all’esecuzione di un action plan definito per il raggiungimento di uno o più obiettivi
Sembra un’affermazione scontata
In realtà non lo è
E il motivo principale è che tante volte i buoni propositi rimangono soltanto teorie magari ben scritte sulla carta e basta
Certo è che anche questo passaggio è fondamentale e fa parte di un percorso che ha per ogni step la sua dinamica
Niente toglie che alla fine il tutto deve tradursi in azione sul campo
Quando non accade possono esserci motivazioni differenti
Ad esempio
L’action plan non è adeguato perché non si attaglia alle caratteristiche della persona
Oppure i tempi di attuazione non sono congeniali rispetto alla situazione che sta vivendo il soggetto interessato
Insomma c’è un blocco che non fa scaturire un comportamento adeguato
Il blocco può essere totale o parziale
E già questa distinzione conduce a una differenziazione di problematiche più o meno ampie
Quindi serve cambiare qualcosa per mettere in campo il principio dell’azione che muove energia
Non ci sono alternative
Bisogna entrare nei dettagli per modificare aspetti che poi devono accendere il motore comportamentale
Ed è così che poi si realizzano le condizioni ottimali per dare il là ad un approccio complessivo orientato al risultato
Sia teorico che pratico
In conclusione il principio dell’azione muove energia insieme ad una forma mentis predisposta allo scopo
Il punto è che quando parte l’azione essa genera energia solo per il fatto di essersi realizzata
Naturalmente i suoi effetti devono essere testati per poi eventualmente aggiustare il tiro
E questo fa parte del gioco
L’importante è rispettare il piano facendo dei follow up cadenzati per monitorare se tutto va bene
Ed è una procedura fondamentale per arrivare all’obiettivo