Battere un fuori campo è un’espressione che ovviamente riporta al baseball
È il colpo vincente
Quello che suscita emozione nel pubblico e dà soddisfazione al battitore che magari lo ha cercato fino a trovarlo
Oppure in quel momento era concentrato sul dare il massimo e alla fine è uscito qualcosa di veramente spettacolare
Entrambe le ipotesi sono accomunate da un aspetto
La voglia di essere competitivi e di raggiungere il risultato
E comunque una domanda da porsi è
Bisogna cercare sempre il fuori campo o invece è meglio focalizzarsi sulla concentrazione ?
Naturalmente è solo una domanda secca di carattere generale che non tiene in considerazione gli aspetti strategici e di opportunità rispetto alla partita
Infatti qui discorriamo dell’approccio mentale più produttivo
Per essere al top serve avere una forma mentis con precise caratteristiche che racchiudono un sottile equilibrio
Cioè la necessità di entrare nel così detto stato di grazia per esprimere la migliore performance
Il che si traduce nell’avere uno stato emozionale di eccellenza
Quando si vuole esclusivamente il fuori campo significa che i risultati precedenti non sono buoni
E ciò provoca nervosismo e la voglia di ribaltare tutto in un colpo solo
Il punto è non mollare sapendo che il fuori campo non è l’unica alternativa e che bisogna invece continuare a giocare anche con lo spirito sofferente per invertire la tendenza
Il sudore ripagherà
Regola non scritta che da sempre i suoi frutti
Una prova che ogni atleta è chiamato a superare almeno una volta nella propria carriera
E se affrontata nel modo giusto porta a conoscersi di più e superare barriere psicologiche penalizzanti
Quindi battere un fuori campo è la logica conseguenza di un’azione mentale disciplinata