Affermare la bellezza dell’imperfezione appare un controsenso
In realtà ha una sua caratteristica e un fascino particolare
Perché esprime l’impegno e la voglia di arrivare al risultato ottimale
Insomma la bellezza dell’imperfezione quando esce fuori da un comportamento diretto a ottenere il massimo rende bene l’idea della personalità di chi gioca la partita
E delle sue qualità
Vorrei fare un esempio citando una partita di calcio della nazionale brasiliana
In particolare un’azione messa in campo dal più grande di tutti i tempi
Il mitico Pelé
Ciò che si può vedere nel video di pochi secondi è la straordinaria velocità e armonia di movimenti di un campione che inventa una soluzione per superare il portiere e segnare
Cosa che gli riesce solo a metà per l’errore commesso nell’inquadrare la porta addirittura prendendo in controtempo l’avversario che tenta di recuperare
Un gesto tecnico e atletico che rasenta una forma d’arte
Un’emozione tocca gli amanti del football che non possono che rimanere piacevolmente colpiti da simili prodezze
Non a caso ancora quelle immagini non sono andate perdute
Nonostante il gol mancato seppure per pochi centimetri
Direi che siamo in presenza della bellezza dell’imperfezione
Questo è solo un esempio e altri potremo farne anche in altri sport
Il punto è che la bellezza dell’imperfezione rimane nel tempo perché lascia qualcosa di speciale
E il caso che abbiamo fatto rappresenta la prova
Naturalmente l’imperfezione è un passaggio per arrivare ad essere sufficientemente perfetti e incisivi
Perché quella è sempre la meta