L’azione determina il progresso
E non le riunioni fiume che si ripetono per l’indecisione o l’eccessiva pignoleria
Certo ci sono momenti particolari dove c’è la necessità di andare ad un confronto profondo e prolungato con il team
Poi però gli incontri devono avere una temporalità che si muove nella direzione concordata
Attenzione quindi a non farsi prendere la mano dal susseguirsi di verifiche interne che possono addirittura togliere lucidità
E anche rimettere in discussione decisioni e obiettivi già definiti con la relativa tempistica
Quindi ogni passaggio deve avere il suo spazio che va individuato e rispettato
Questo è uno dei punti strategici per marciare sulla linea di uno sviluppo organizzativo orientato al risultato
Un altro aspetto interessante riguarda un meticoloso approccio analitico per asciugare all’essenziale le formule decisionali andando a cogliere i temi prioritari che fanno entrare in moto i comportamenti
Perché solo l’azione determina il progresso
E non ci sono vie di mezzo
Infatti senza avere la determinazione per metterlo in atto rimarrà solo una buona intenzione e niente di più
Quindi due livelli distinti e complementari
La preparazione da una parte
E la messa in opera dall’altra
Appare un ragionamento scontato almeno sulla carta
In realtà non lo è perché le incertezze o le difficoltà tendono a rallentare la spinta motivazionale e anche a incutere timore
A tale fine sono sempre bene accetti passaggi intermedi che possono accomodare dettagli oppure aggiustare il tiro su taluni aspetti
Fa parte del gioco
Ma il tutto non deve essere un alibi per rallentare la marcia
Anzi deve essere un incentivo ad accelerarla per realizzare gli obiettivi e il business coaching applicato alle hr offre un apporto degno di attenzione