Giocare e la paura di perdere un connubio che porta a non esprimere il massimo delle potenzialità
Possiamo dire che la paura di perdere rappresenta una delle interferenze che pregiudicano l’esito del risultato
Quindi bisogna trovare il modo di eliminarla
Una riflessione da fare è capire se la paura di perdere deriva da un insicurezza tecnica o mentale riferibile solo alla parte sportiva
Oppure deriva da qualche situazione esterna
Una volta individuato il motivo che produce quella sensazione è possibile agire per rimediare nel miglior modo
Quindi se è un problema legato all’insicurezza tecnica tattica o fisica il lavoro sarà strettamente legato al rafforzamento della preparazione
Nel caso in cui invece siano fattori esterni a boicottare l’aspetto psicologico allora l’azione sarà principalmente rivolta a quell’aspetto magari con l’ausilio del mental training
Giocare e la paura di perdere sono un pessimo esempio forse il peggiore in cui si evidenziano caratteristiche negative che non portano mai buoni risultati
Per di più nel lungo periodo rischiano di compromettere il profilo mentale al punto da limitare al massimo la carriera di un atleta
E questo indipendentemente dal tipo di disciplina sportiva
Allora quando si avvertono questi input non rimane che metterci velocemente l’attenzione
Per rimuovere problemi più o meno profondi che non lasciano scampo all’espressione del potenziale
Life coaching e sport coaching sono ottimi deterrenti per non entrare in certe spirali
Oltre che per rimuovere il problema già esistente
Perché giocare e la paura di perdere sono all’opposto di una competizione che deve per sua natura avere una giusta tensione agonistica
Tale da fare esprimere il meglio e non il peggio di ogni atleta