Esplorare la consapevolezza con continuità è fondamentale per non perdere il contatto con la realtà di se stessi
Sappiamo che l’esperienza di ogni giorno arricchisce il bagaglio di conoscenza individuale
E ciò avviene sia a livello razionale che inconscio e sensoriale
Sono aspetti diversi che vanno rispettati per cogliere buoni frutti
Infatti tutti siamo grandi contenitori capaci di assorbire un numero rilevante di informazioni
Questo avviene da una parte attraverso i cinque sensi che con le loro peculiarità agiscono e producono sensazioni
E qui abbiamo una incidenza prevalente da un punto di vista emozionale
Sotto un’altra prospettiva acquisiamo dati di diversa natura che potremo definire tecnico numerici
In tal senso invece assume maggiore rilevanza la parte logica razionale
In tutti i casi viene in essere una valenza che aumenta l’esperienza personale
Quando immagazziniamo informazioni abbiamo reazioni di immediata coscienza e altre che vanno ad inserirsi nell’inconscio più profondo
E queste ultime per essere chiare e valutabili vanno fatte emergere con un lavoro dedicato
In mancanza la consapevolezza non cresce e rimane in una fase statica
A tale fine bisogna ricordare che senza approfondire gli input esterni lo stato d’animo subisce comunque delle variazioni sia in positivo sia in negativo
Il punto è che non c’è conoscenza per utilizzare quei messaggi e non abbiamo la minima idea di come gestire quelle nuove sensazioni
Ed ecco appunto la necessità di esplorare la consapevolezza in maniera continuativa per una corretta percezione degli input che sono arrivati
Per questo è buona prassi creare una modalità operativa che consente di farlo e ciò avviene semplicemente con la così detta ripetizione dei comportamenti
Azioni che identificano un processo interiore di riconoscimento applicato con regolarità temporale che significa migliorare la conoscenza di se stessi in modo continuativo