La prigione delle consuetudini sociali è un condizionamento mentale che limita la libertà di pensiero e l’azione
Porta malessere e cattive sensazioni
Perché agendo in modo uniforme su ognuno non consente una lettura individuale delle esigenze
Il punto è che non ce ne rendiamo conto abbastanza
E solo eventi eccezionali risvegliano la coscienza profonda di ciò che siamo e di quello che vogliamo veramente
In questo meccanismo automatico c’è una grande dispersione di energie che vengono consumate per resistere in questa prigione che annebbia la consapevolezza
L’effetto peggiore è quello di subire le condizioni di una vita apparentemente soddisfacente
In realtà è un miraggio che prima o poi si dissolve in tanti interrogativi che emergono lasciando vuoti
O nessuna risposta
Oppure è la stessa consuetudine sociale che ti dà la chiave di lettura di quei problemi che ovviamente non si risolvono
Anzi apparentemente trovano una via d’uscita che riporta però in quel gioco tanto incredibile quanto assurdo
E che abbraccia tutti in una morsa stringente
Ma le consuetudini sociali non possono arginare la verità innata che ognuno ha dentro di se
Ed è quella che sta scritta nel dna
Ogni individuo ha la sua e nessuno può toglierla
Bisogna interrogarsi quando suona l’allarme interiore avvertendo che qualcosa non funziona
Da quel momento emerge il dubbio che va ascoltato per riprendersi la verità di se stessi e spezzare quella prigione psicologica che provoca solo danni
E serve farlo prima che sia troppo tardi per rimediare
Perché la prigione delle consuetudini sociali è un fenomeno che tende a rafforzare la sue efficacia con il passare del tempo
Quindi prima arriva lo svincolo da quei canoni e migliore saranno gli effetti positivi
Sia a livello mentale che emozionale