Io non posso perdere

Hagler v Hearns – Fight of the 80’s

Io non posso perdere
Questa è la voce interiore di un campione
Un meraviglioso campione
Appunto
The Marvelous Marvin Hagler
E l’argomento in questione è proprio la mentalità di un vincente
Prendiamo a tale proposito l’esempio dell’incontro disputato da Hagler al Caesars Palace di Las Vegas il 15 Aprile 1985 combattendo contro un altro intrepido guerriero Thomas Hearns
Incontro epico non per durata – si concluse in sole tre riprese – quanto per un primo round che la rivista The Ring ha definito come il più grande della storia del pugilato
Hagler viene messo alla prova da Hearns che lo affronta a viso aperto con una velocità degna dei 2 suoi soprannomi
Motor City Cobra e Hitman
A un certo punto nel primo round lo sguardo di Hagler parla dopo avere subito un pesante colpo che lo lascia stordito per qualche istante
E in quello stesso momento il suo comportamento sembra che affermi
Io non posso perdere
La mentalità del campione si fa sentire nonostante il momento molto difficile fornendo una prova psicologica straordinaria in un match combattuto come una guerra a viso aperto non appena è suonato il gong
Match che Hagler ha rischiato di perdere per una ferita causata da un colpo rimediato proprio in quel fantastico primo round
Ed ecco ancora un’ulteriore dimostrazione della sua lucidità
Quando durante la terza ripresa Hagler sanguina vistosamente al punto che l’arbitro Steele ferma l’incontro per una verifica
E dopo l’ok dato dal medico Hagler accelera l’azione per il timore di perdere per technical knockout riuscendo nell’intento di mettere al tappeto il suo avversario
Un pugile Hagler che manifesta la convinzione che solo i più grandi hanno
Io non posso perdere perché la parola sconfitta non è nel loro vocabolario
Siamo in presenza di un campione dei campioni
Così può essere denominato Marvin Hagler
Non solo per le sue qualità fisiche e di grande incassatore
O ancora di tecnica combinata con una naturalezza tempistica nel portare i colpi
Campione nella testa con un controllo che si spinge nell’inconscio che pare allenato per rispondere ad ogni evenienza
Peraltro una prova del genere Hagler l’ha data altre volte
Una in particolare contro the beast John Mugabi
Incontro che ha lasciato un segno indelebile nella storia della boxe
Alle fine quale è il senso di questo breve cenno pugilistico ?
Al di là della constatazione che Hagler incarna uno straordinario atleta egli è l’esempio di una eccellenza sportiva a tutto tondo
Un modello di forza che avrebbe ceduto soltanto per un corto circuito fisico profondo
E mai per un tentennamento riguardante la volontà di vincere o la sicurezza di riuscire
Perché nella testa dei campioni c’é una frase che gli tiene compagnia
Io non posso perdere

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