La scala del flow

La scala del flow

Agire in stato di flow significa immergersi completamente nell’attività che facciamo con delle precise caratteristiche
E con la scala del flow possiamo misurarne il livello di efficacia
Entriamo nel così detto stato di grazia
Ed è quello che rappresenta il presupposto per arrivare alla peak performance
Diciamo che la scala del flow è composta da nove dimensioni
La prima è il bilanciamento tra la sfida da sostenere e le abilità che servono
La seconda è data dal controllo della situazione con una consapevolezza tale da agevolare la fluidità del gesto atletico
La terza dimensione identifica la chiarezza della meta da raggiungere e quindi la massima focalizzazione sull’obiettivo da conquistare
La quarta è il feedback immediato durante la prestazione e la capacità di recepirlo eventualmente modificando l’azione se necessario
La quinta dimensione è la concentrazione assoluta
La sesta è il senso di controllo ovvero la sicurezza e tranquillità rispetto alla situazione vissuta
La settima si manifesta con l’assenza nella mente di dubbi e preoccupazioni con il conseguente assorbimento completo in ciò che si sta svolgendo
L’ottava dimensione è la perdita della cognizione del tempo dove lo stesso può essere percepito come rallentato o accelerato
La nona è il profondo senso del piacere legato a ciò che si sta facendo
Una precisazione importante che riguarda le nove dimensioni è quella che riflette la loro differenziazione funzionale
E che distingue i fattori predisponenti e quelli legati al vissuto di flow che sono definibili come emotivi cognitivi
I primi sono rappresentati dalla percezione di equilibrio tra sfida e abilità Oltre che dalla chiarezza delle mete e dal feedback immediato
Il che da luogo all’ottimizzazione del focus sull’obiettivo e sull’intensità psicofisiologica
Le restanti dimensioni cioè quelle appartenenti alla fase del flow definita come emotiva cognitiva incrementano la motivazione intrinseca e la self confidence
Anche dalla scala di flow è possibile dedurre che il flow si configura come una esperienza soggettiva multidimensionale che mischia caratteristiche diverse
E che insieme identificano lo stato di grazia cioè un particolare stato psicofisico dell’atleta
Il quale è talmente coinvolto nel gesto agonistico in atto da escludere dalla sua mente qualsiasi altra cosa

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